ADAMI VALERIO

Bologna, 1935

Nasce come pittore espressionista, poi passerà attraverso una fase astratta e infine svilupperà una serie di opere che si sviluppano come racconti a fumetti fantastici e ironici, dove in contenitori spersonalizzati dispone oggetti banali permeandoli di simbolismo.

Adami è considerato uno dei maggiori artisti italiani del dopoguerra, insignito dei maggiori premi internazionali di pittura, ed esposto in tutto il mondo. Nel 1955 si diploma all’Accademia di Brera sotto la guida di Achille Funi e nello stesso anno tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Pater di Milano, distinguendosi con la pittura dei cosiddetti fondi neri. Ma è con il soggiorno londinese del 1958 che la poetica dell’artista matura definitivamente. Nella capitale inglese subisce gli influssi espressionisti della pittura di Francis Bacon, che in seguito si declinerà in un proprio stile caratterizzato da campiture piatte di colori puri, privi di chiaroscuro, spesso delineati da un netto contorno nero in un personale confronto con le forme della Pop Art americana e il segno grafico dei fumetti. Le sue opere sono una sorta di racconto fantastico e ironico della realtà carico di riferimenti colti e allegorie con cui analizza la struttura delle immagini e delle narrazioni.

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