TADASKY

Nagoya,1935

Viene identificato con il movimento dell’arte optical che con il solo utilizzo del bianco e del nero si propone di approfondire lo studio dell’illusione ottica. Quando il colore inonda le tele lo spettatore si trova davanti opere in due dimensioni che lo catapultano in un mondo parallelo.

Tadasky fu uno dei padri dell’arte cinetica, talvolta detta anche detta arte programmata, ovvero una corrente artistica nata in Europa durante gli anni sessanta e settanta del ventesimo secolo. Tale movimento si diffonde poi negli Stati Uniti dove prenderà successivamente il nome di Op Art. Tra il 23 febbraio ed il 25 aprile 1965 al Museum of Modern Art di New York, anche per opera di Tadasky, andò in scena la famosa esposizione “The Responsive Eye”. È considerata una delle mostre simbolo degli anni sessanta, celebrante le esperienze dell’arte ottica, e dell’arte cinetica e programmata. L’esposizione fu un successo di pubblico, oltre 180 000 mila visitatori. Anche se parte della critica accantonò l’Op Art come nient’altro che trompe-l’œil o illusioni ottiche, la popolarità di questa corrente presso il grande pubblico aumentò a dismisura, influenzando in modo irreversibile tutto il mondo dell’arte.

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